Locanda Mossa dei Barbari

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Isole

Elba

Raggiungibile dal porto di piombino a circa 50 minuti dalla Locanda, l’isola più grande dell’arcipelago diventata famosa per la presenza in esilio per una anno di Napoleone Bonaparte nel 1814.

La Villa dei Mulini è Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell'Isola d'Elba, assieme alla Villa di San Martino, di notevole interesse anche la visita a Casetta Drouot dove si conservano antiche stampe, disegni, libri e documenti dell’epoca.

Oltre itinerari naturalistici sul monte Capanne, Monte Strega, Monte Capannello e Cima del Monte ci sono il Museo Archeologico della Linguella e quello di Marciana Alta, così come il Museo del Mare di Capoliveri, conservano il ricordo degli antichi popoli, spesso rinvenuto nei fondali marini. Guerra, vita quotidiana, commercio di beni preziosi: metalli, pietre ma anche il vino!

Le coste dell’isola si estendono per oltre 140 Km, che portano con sé oltre 100 spiagge di diversi colori, bianche, oro, rosse in base ai diversi minerali dei quali sono composte. La spiaggia di Sansone, il Relitto, di Cavoli, di Sottobomba, di Capo Bianco, di Barabarca sono solo alcune delle splendide escursioni da intraprendere sull’isola.

Giglio

Raggiungibile da Porto S.Stefano, a 50 minuti dalla Locanda, composta da tre piccoli centri: Giglio Castello, l'antico abitato medioevale sede del Municipio, dedalo di ripidi vicoli racchiusi da mura che culmina con la Rocca Pisana; Giglio Porto, l'approdo isolano, dove si trovano sepolte dalle abitazioni, i resti della villa romana appartenuta alla famiglia degli Enobarbi; Campese, antico insediamento minerario noto fin dalla preistoria per l'estrazione della pirite, si affaccia sulla più grande spiaggia dell'Isola.

Il mare gigliese è famoso per le acque cristalline con preziose praterie di Posidonia oceanica, che ospitano l'ormai raro cavalluccio marino, pareti verticali coperte di spugne azzurre, gorgonie rosse e gialle, intorno alle quali si sviluppa una ricca vita. In certi periodi dell'anno è possibile vedere balene, delfini e altri mammiferi marini.

All'isola del Giglio è possibile vedere ancora oggi 3 torri: a Giglio Porto la Torre del Saraceno, al nord del Porto la Torre del Lazzaretto e sulla costa occidentale la Torre del Campese che campeggio proprio accanto all’omonima spiaggia che è anche la più grande dell’isola. La seconda per grandezza è la spiaggia bianca delle Cannelle, si può andare anche alla spiaggia delle Caldane (raggiungibile solo a piedi o in barca) o a quella color oro dell'Arenella che molto scenografica con colori da mare tropicale con i fondali che si alternano fra sabbia e roccia. La sabbia è leggeramente grossolana e di colore dorato chiaro. L'acqua scende lentamente ed è un paradiso anche per chi non è un esperto nuotatore per fare lo snorkeling. Si può anche organizzare un fantastico tour dell’isola in barca con le suoi 28 Km di coste incontaminate.

Giannutri

Raggiungibile in traghetto da Porto Santo Stefano o minicrociera da Castiglione della Pescaia, spesso visitata insieme nell’arco della giornata insieme all’isola del Giglio, Giannutri fu di sicuro già abitata nella preistoria come testimoniano i numerosi ritrovamenti di armi e utensili e fu frequentata da Etruschi e Romani.

I romani, probabilmente appartenenti alla famiglia dei Domizi Enobarbi, hanno anche lasciato in eredità all'isola i resti di un antico porto alla Cala dello Spalmatoio e una villa mozzafiato costruita in località Cala Maestra nella prima metà del II secolo d.C.

Lo sbarco avviene generalmente alla cala dello Spalmatoio, alcune volte, secondo il vento, la nave può attraccare alla cala Maestra. Nella cala Maestra si trova l'unica spiaggetta dell'isola dove è possibile fare il bagno, il resto della costa si presenta roccioso e di difficile accesso al mare.

L'isola invita ad avventurarsi per i sentieri immersi nella densa vegetazione a macchia mediterranea che però è consentito solo con l'accompagnamento di una Guida Ambientale. L'unico percorso libero è quello tra Cala Maestra e Cala dello Spalmataio.

Montecristo

Una delle isole più inaccessibili e selvagge dell'intero Arcipelago Toscano, ed è anche quella più lontana dalla costa. Composta prevalentemente di granito grigio-rosa, ha la forma di una piramide larga e bassa ed è ricca di bassa vegetazione. Il punto più alto è il Monte della Fortezza con 645 metri sopra al livello del mare.

Disabitata, inaccessibile e selvaggia l’unica insenatura di Montecristo dove l’approdo e l’attracco sono abbastanza agevoli è la Cala Maestra sul versante nord-occidentale dell'isola.

L’accesso è rigidamente regolamentato a terra e a mare. A Montecristo è vietata la balneazione, così come non è consentito prelevare alcuna specie vegetale o animale, né materiale di interesse geologico. La visita consiste in un’escursione trekking esclusivamente lungo dei percorsi prestabiliti.

Capraia

Raggiungibile solo da Livorno, ricca di percorsi trekking alla Fortezza San Giorgio, Punta Bella Vista, il sentiero del Reganico, Monte Arpagna fino alla Punta dello Zenobito e Punta del Dattero.

Le spiagge: Cala di San Francesco, fare il bagno sotto il Castello di San Giorgio, Cala dello Zurletto oppure raggiungere a piedi o in barca Cala del Ceppo, Cala del Porto Vecchio, La Grotta e la Spiaggia del Frate.

Pianosa

Raggiungibile solo dall’isola d’Elba, ex colonia carceraria selvaggia e incontaminata nella quale insiste un albergo e un ristorante.