Locanda Mossa dei Barbari

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La nostra Storia

Il luogo

Buriano è un paese medioevale che sorse attorno al X secolo come feudo degli Aldobrandeschi, che successivamente lo cedettero alla famiglia locale dei Lambardi; questi ultimi controllarono il luogo fino alla prima metà del Trecento.
Nel 1332 Buriano passò sotto l’egemonia di Siena ma, alcuni anni dopo, fu ceduto ai Pisani; nel 1398 Buriano fu conquistato dagli Appiani di Piombino che lo inglobarono nel loro principato.
Da allora, il paese rimase ininterrottamente nel Principato fino al 1815 anno in cui fu annesso definitivamente al Granducato di Toscana e, da allora, ne seguì le sorti.

Gran parte degli edifici racchiusi nel nucleo storico di Buriano risalgono al periodo rinascimentale fatta eccezione per la rocca e per la pieve di epoca medioevali.
Nel paese si possono ammirare alcuni monumenti tra i quali la chiesa di Santa Maria Assunta in Arcione che fu edificata nel 1302 anche se di una chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in Arcione esistono documenti risalenti al 1051.
La chiesa di Santa Maria Assunta è costruita nello stile romanico a casetta (navata unica) con "occhio" centrale tipico delle chiese degli Agostiniani di quest’epoca e della zona.
Fu chiesa dei Guglielmiti e successivamente degli Agostiniani.

Al suo interno ci sono bellissime tele rappresentanti anche San Guglielmo e si notano gli stucchi barocchi opera dello svizzero (di Lugano) Andrea Ferrari o suoi allievi.
Ma le cose più importanti secondo lo scrivente sono la statua lignea di San Guglielmo in abito Agostiniano, la tomba della Beata Libertesca.
Preziosissimi sono anche i reliquiari con il sangue della Beata Libertesca e quello in argento (1746) con il braccio di San Guglielmo. 

Immersa nel verde della vicina macchia mediterranea è situaro Il romitorio di San Guglielmo.
La chiesetta del Romitorio è meta di pellegrinaggi e punto di arrivo della solenne processione che si svolge la seconda domenica dopo Pasqua.
La chiesetta di forme rustiche, inserita in un complesso d’uso agricolo, fu fatta costruire nel 1597 dal Beato Giovanni da Batignano e successivamente nel 1758 su iniziativa dei conti Alberti fu integralmente restaurata; anche recentemente è stata sottoposta ad un ulteriore ripristino.

Le origini

Il suo nome deriva da un’antichissima corsa di cavalieri che si disputava sulla via che conduce dall’odierna Locanda all’antico castello militare. La "mossa" nel dialetto toscano significa un movimento brusco e repentino, come è appunto lo scatto scatto del cavallo alla partenza,  infatti  chi è alla partenza di antiche corse come il palio di Siena viene nominato  "Mossiere". I cavalli che partecipavano alla competizione erano di razza  "berbera", dal quale derivò in seguito il nome "barbari". La competizione si svolgeva una volta l’anno, la seconda domenica dopo Pasqua per la festa del Santo patrono S.Guglielmo, La famiglia Baldoni, originaria di Buriano da generazioni e attenta alla storia locale, ha quindi deciso di dare  il nome, "Mossa dei Barbari", al proprià attività.   La Locanda inaugurata nel Giugno 2004 e constantemente migliorata nel tempo, è posta in contesto medioevale sulla cima della collina del paese di Buriano dalla quale è  possibile ammirare un invidiabile panorama della pianura maremmana e delle sue colline, ambiente ideale per chi cerca il massimo relax all’interno di una struttura a pochi chilometri dal noto centro turistico di Castiglione della Pescaia.